domenica 18 marzo 2012

Zona 9 riprese Video: chi perde vince chi vince perde


Milano Consiglio di zona 9 del 15/3/2012

Mozione d'ordine approvata, mozione d'ordine respinta. Chi vince perde chi perde vince. Ai nostri occhi è successo qualcosa che ha dell'incredibile durante la seduta del consiglio di zona 9 del 15/3/2012. Potete vedere nel video la prima parte che inizia appena la votazione è terminata, di cui  chiedo scusa dell'agitazione e del nido di merlo della mia chioma: ero davvero incredulo. La seconda e ultima parte del video è la nostra presentazione della pericolosità di viale Fulvio Testi e viale Zara su cui si abbiamo presentato nel post: http://anlater.blogspot.it/2012/03/milano-zona9-sicurezza-stradale-in.html e che il consiglio ha approvato.

Presentiamo una mozione d'ordine in cui comunichiamo e chiediamo di riprendere la seduta del 15/3/2012. Proprio per non urtare nessuno non abbiamo iniziato le riprese ad inizio consiglio ma proprio a votazione avvenuta. Tutti favorevoli eccetto 5 consiglieri: 2 PDL, 2 PD, 1 VERDE.
Il Regolamento di zona 9 art. 32 pag. 23 dice che la mozione d'ordine non si discute e passa a maggioranza.

Ma come potete vedere e sentire nel video che la presidente dà la sua interpretazione e stabilisce che la mozione d'ordine deve passare all'unanimità. Non cita in modo preciso neanche di che regolamento si tratta. Parla di una circolare e parla di unanimità. Questa unanimità a cui fa riferimento, probabilmente vorrebbe essere all'art. 21 del regolamento di zona 9:


Dove si dice che "Le sedute possono essere oggetto di videoregistrazione previa approvazione di tutti i Consiglieri".
Tale articolo è sorpassato da leggi nazionali sul copyright 633/41 art. 97 recita
“Non occorre il consenso della persona ritrattata [...] quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico. [...]”  e da pareri del garante della privacy, e da ultimo dalla mozione d'ordine del 23 febbraio in cui lo stesso consiglio di zona 9 si è espresso in merito, ma in quel caso la presidente non ha invocato l'unanimità nella votazione: è ancora convinta che debba essere discussa in consiglio. Cosa che a nostro avviso non è da fare perché già approvata.
Anche il presidente della zona 7 era contrario a che venissero effettuate le riprese, poi ha studiato la normativa e potete vedere e sentire nel video che infine autorizza le riprese: http://www.youtube.com/watch?v=O3UROggFjqY .

Ancora più ridicolo sarebbe il caso della mozione relativa all'installazione delle telecamere. Passata in consiglio il 23 febbraio: perché in sede di quella votazione non è stato chiarito che ci voleva l'unanimità? E se  consiglieri assenti il 23 febbraio avessero voluto votare contro? E' importante perché con quella delibera si è deciso di istituzionalizzare le riprese senza invocare l'unanimità e il consenso ogni volta in base al sorpassato art. 21. Ora supponiamo che tutti i 41 consiglieri fossero daccordo, cosa accade se  1 si dimette? Le riprese del consiglio sarebbero anche in balia della volontà di chi subentra?

Cari cittadini, vi aspettiamo in consiglio il 22/3/2012 alle ore 20 per vedere e sentire il prosieguo di questa azione che a questo punto, visto che siamo in ballo, portiamo fino alla fine. Noi giovedì 22 marzo 2012 video-riprenderemo il consiglio di zona 9.

Chiediamo il vostro supporto e il vostro aiuto per rendere più fruibili i video che ci saranno. I video, oltre che ad essere integrali sarebbero meglio fruibili se fossero indicizzati e magari sottotitolati. Abbiamo in mente una collaborazione on-line sul canale youtube.

Cari cittadini 2, se venite in consiglio per riprendere, accertatevi che la presidente abbia ricevuto la vostra comunicazione. Non c'è necessità che dia il consenso perché le sedute sono pubbliche. Se potete, protocollate la richiesta o chiedete insistentemente la conferma di ricezione via mail. Potete inviare per conoscenza anche alle nostre mail che vedremo di accertarci se la presidente ha ricevuto comunicazione. Il 23 febbraio alle ore 23 la presidente diceva di non aver avuto tempo di leggere la mail inviata dal cittadino alle ore 11 del mattino.


Link questo post su blog personale: http://anlater.blogspot.it/2012/03/zona-9-riprese-video-chi-perde-vince.html
Link questo post su blog beppegrillo.it: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/milano/2012/03/zona-9-riprese-video-chi-perde-vince-chi-vince-perde.html



Il sito istituzionale del CDZ 9: Consiglio di Zona 9
Sito del MoVimento 5 Stelle Milano: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/milano/
Blog Consigliere Antonio Laterza: http://anlater.blogspot.com/
Blog Consigliere Vincenzo Agnusdei: http://vagnusdei.blogspot.com/
Mappiamo zona 9: http://mappiamozona9.blogspot.com/
Blog Attivisti zona 9: http://attivisti5szona9.blogspot.com/
Facebook Milano zona9: https://www.facebook.com/groups/170776299611306/
Altri link e riferimenti: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/milano/zona9.html



Riportiamo qui sotto il testo che potete usare e adattare per comunicare alla presidente che effettuerete le riprese.

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Esimio e Egregio
Presidente del Consiglio Circoscrizionale


Beatrice Uguccioni
beatrice.uguccioni@comune.milano.it


E p.c.

Presidenza del Consiglio Comunale
presidenzacc@comune.milano.it


Milano, 23 febbraio 2012


La presente a porre alla Sua gentile attenzione quanto di seguito esposto.

                                       Premesso che:

-        L’accesso al Consiglio è comunque garantito al Pubblico dallo
stesso regolamento, in apposita zona, senza ulteriori regolamentazioni
specifiche in tema di riprese audio/video;

-        In una società democratica è universalmente riconosciuto
quale principio irrinunciabile promuovere la partecipazione dei
cittadini alle questioni di pubblico interesse e in generale alla gestione della
“cosa pubblica”, come è peraltro acclarato che gli strumenti messi a
disposizione dalla più moderna tecnologia costituiscono il mezzo più
efficace per l'attuazione del principio suddetto;

-        Quanto espresso al riguardo nello stesso Testo Unico delle
leggi sull'ordinamento degli enti locali (D.Lgs.n.267/2000),
stabilisce norme precise in materia di pubblicità e di diritto dei cittadini di
accesso agli atti, ai procedimenti e alle informazioni di cui è in
possesso la Pubblica Amministrazione, con particolare riguardo agli
articoli 10 (Diritto di accesso e di informazione: “al fine di rendere
effettiva la partecipazione dei cittadini all'attività
dell'amministrazione, gli enti locali assicurano l'accesso alle
strutture e ai servizi” e 38 (Consigli comunali e provinciali: “Le
sedute del consiglio e delle commissioni sono pubbliche”);

-        Nello Statuto del Comune di Milano si trovano altresì
disposizioni e principi fondamentali riguardanti metodi e forme di
partecipazione popolare anche attraverso la trasparenza delle procedure, e in
particolare l'art. 2: “Il Comune ispira la propria azione
“all'imparzialità, trasparenza, equità, efficienza ed efficacia
dell'attività amministrativa”, l'art. 5 (Libertà e diritti): “Il
Comune riconosce e concorre a garantire le libertà e i diritti delle
persone e delle formazioni sociali, informa la sua azione all'esigenza
di rendere effettivamente possibile a tutti l'esercizio dei loro
diritti” “al fine di assicurare la civile convivenza e lo sviluppo
autonomo della comunità, opera per responsabilizzare tutti i soggetti
al rispetto delle leggi” e l'art. 95: “I Consigli di Zona: promuovono
l'informazione e la partecipazione dei cittadini della Zona in ordine
all'attività del Comune”;

                                       Preso atto:

-      Del punto 10.3  del pronunciamento del garante della Privacy in
materia di "Privacy e giornalismo - diritto di cronaca e diritti dei
cittadini" in cui si legge:

"È possibile documentare via Internet lo svolgimento delle sedute
pubbliche del consiglio comunale, purché i presenti ne siano informati
e non vengano diffusi dati sensibili. Negativo è invece il parere
sulle riprese delle riunioni di giunta e degli incontri con il
pubblico Gent.ma dott.ssa, abbiamo esaminato con attenzione la Sua
nota e desideriamo anzitutto ricordarLe i numerosi provvedimenti con i
quali il Garante ha valorizzato la finalità della trasparenza
amministrativa e che troverà nel Cd-Rom allegato.

La diffusione via Internet di alcune iniziative caratterizzate di per
sè stesse da un obiettivo di ampia conoscenza nel pubblico – come le
conferenze stampa – , non pone particolari problemi dal punto di vista
della legge n. 675/1996.

Lo svolgimento delle sedute pubbliche di organi come il consiglio
comunale può essere documentato anch’esso via Internet. È necessario
però informare tutti i presenti della diffusione delle immagini, anche
attraverso affissione di avvisi chiari e sintetici (art. 10 legge n.
675/1996), ed osservare poi una particolare cautela per i dati
sensibili (art. 22, comma 1, legge cit.), per i quali si deve
rispettare rigorosamente il principio di stretta necessità (art. 8
d.lg. 11 maggio 1999, n. 135) ed evitare in ogni caso di diffondere
dati idonei a rivelare lo stato di salute.

L’uso di webcam riproduttive anche del sonoro non sembra invece
trasponibile alle riunioni di organi che, in base a leggi o
regolamenti, non sono aperte al pubblico, quali ad esempio le riunioni
della giunta municipale o di varie commissioni."


-      Dell'art. 97 comma 1 della legge N. 633 del 22 Aprile  1941 che recita:

"Non occorre il consenso della persona ritrattata quando la
riproduzione dell'immagine è giustificata dalla notorietà o
dall'ufficio pubblico coperto da necessità di giustizia o di polizia,
da scopi scientifici, didattici e culturali, o quando la riproduzione
è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o
svoltisi in pubblico . Il ritratto non può tuttavia essere esposto o
messo in commercio, quando l'esposizione o messa in commercio rechi
pregiudizio all'onore, alla reputazione o anche al decoro della
persona ritrattata"


-       Del D.Lgs.n.82/2005 (Codice dell'amministrazione digitale) in
particolare all'articolo 9 “Partecipazione democratica elettronica”

afferma che “Lo Stato favorisce ogni forma di uso delle nuove
tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini,
anche residenti all'estero, al processo democratico e per facilitare
l'esercizio dei diritti politici e civili sia individuali che
collettivi”, nonchè all'art. 12 (Norme generali per l'uso delle
tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni nell'azione
amminstrativa): “Le pubbliche amministrazioni utilizzano le tecnologie
dell'informazione e della comunicazione, garantendo, nel rispetto
delle vigenti normative, l'accesso alla consultazione, la circolazione
e lo scambio di dati e informazioni” e “Lo Stato promuove la
realizzazione e l'utilizzo di reti telematiche come strumento di
interazione tra le pubbliche amministrazioni ed i privati”;

-       Dei contenuti del “Regolamento del Decentramento Territoriale”
e in particolare il Titolo IV (Partecipazione popolare a livello di
Zone) soprattutto per quanto riguarda l'art. 33 (Informazione dei
cittadini), che indica espressamente, tra i compiti che il Comune
svolge presso ogni Consiglio: punto c) “promuovere la diffusione
attiva di informazioni su processi e atti decisionali significativi
dell'Amministrazione”, punto e) “ricevere, istruire ed orientare verso
i possibili sbocchi le proposte, richieste, iniziative, segnalazioni e
reclami dei cittadini comunque rilevanti per i fini e gli obiettivi
dell'Amministrazione, anche organizzando allo scopo canali di ascolto
e di comunicazione tra i cittadini, politici e funzionari e
facilitando in qualunque forma i rapporti tra cittadini e Comune”;

-       Dei principi contenuti nei Regolamenti dei Consigli di Zona
del Comune di Milano in cui le funzioni degli organi di rappresentanza
sono ispirate, tra gli altri, a garantire il costante collegamento tra
l'attività istituzionale del Consiglio di Zona e le istanze
partecipative; richiamato nella fattispecie l'art. 37 del Regolamento
interno di Zona 9 (Partecipazione alle sedute del consiglio di zona), che recita: 
“Le sedute del consiglio sono pubbliche, con le modalità previste
ed eccettuati i casi specificati dalle norme vigenti.
La pubblicità delle sedute potrà essere garantita anche 
con l'ausilio di strumenti audiovisivi”.

                                       Considerato che:

-       Tutti i programmi politici dei candidati sindaco alle elezioni
amministrative 2011 del Comune di Milano mettevano in risalto
l'importanza dell'informazione e della trasparenza dell'attività politica;

-       E’ autorevolmente riconosciuto che favorire la partecipazione
della cittadinanza in generale alla vita dell'Istituzione pubblica
produce
vantaggi a breve termine, ma anche effetti positivi a medio e lungo
termine sull'evoluzione democratica della comunità, aumentando il
livello di consapevolezza del ruolo dei singoli nella società e di
responsabilità delle azioni individuali e collettive;

-       In Italia sono diversi i Consigli comunali e regionali che
utilizzano con successo i moderni dispositivi che consentono le
riprese e la trasmissione via Internet delle adunanze pubbliche, anche
attuata su iniziativa dei Gruppi consiliari locali del Movimento 5
stelle;

-       Questa modalità pratica si rivela estremamente utile non solo
consentendo anche a chi sia impossibilitato a partecipare per motivi
di tempo o di lontananza dalla sede del Consiglio, ma anche alle fasce
di popolazione con difficoltà motorie come anziani e disabili,
contribuendo a promuovere anche valori di solidarietà ed equità sociale;

-       Il Comune di Milano già attua questa modalità, mettendo a
disposizione dei cittadini le riprese audio/video delle sedute del
Consiglio Comunale, sia in diretta sia in un archivio accessibile dal
sito del Comune;

-       Il Parere in proposito fornito in data 28 maggio 2001 dal
Garante della privacy, in risposta ad un quesito posto da un Comune,
relativo all'uso delle nuove tecnologie per pubblicizzare i diversi momenti
dell'attività amministrativa, che si riporta: “È possibile documentare
via Internet lo svolgimento delle sedute pubbliche del Consiglio
comunale, purché i presenti ne siano informati e non vengano diffusi
dati sensibili”, ribadito l'11 marzo 2002: “Sì alle riprese e alla
diffusione televisiva delle riunioni del Consiglio comunale, anche al
di fuori dell’ambito locale e con le opinioni e i commenti del
giornalista, purché i presenti siano stati debitamente informati
dell’esistenza delle telecamere e della successiva diffusione delle immagini”;


                                        Informo

-       Lei, e tramite Lei i Consiglieri tutti, prima dell'inizio
della seduta, che presenzierò alla seduta di oggi 22 Marzo 2012
munito di telecamera per effettuare
videoriprese del Consiglio.


Approfitto dell'occasione per porgerLe i miei più sentiti
ringraziamenti anticipati per la disponibilità che saprete dimostrare

e i miei più
Cordiali Saluti


Firmato


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